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Come progettare case che consumano poco e pensano per noi

Come progettare case che consumano poco e pensano per noi

Negli ultimi anni la parola chiave per l’edilizia è diventata efficienza: ridurre il fabbisogno energetico, sfruttare fonti rinnovabili e rendere gli immobili più resistenti e confortevoli. La progettazione parte da un approccio olistico che unisce involucro, impianti e controlli digitali: isolamento termico performante, infissi ad alte prestazioni, sistemi di ventilazione meccanica controllata con recupero di calore e pompe di calore ad alta efficienza sono la base tecnica; a questi si aggiungono pannelli fotovoltaici, sistemi di accumulo e controlli domotici per massimizzare l’uso dell’energia prodotta in loco.

PROJECT CONCEPT

 L’obiettivo non è solo abbassare le bollette: un edificio energeticamente efficiente riduce le emissioni, migliora il comfort e, con la giusta progettazione, mantiene o aumenta il valore dell’immobile nel tempo.


Dal punto di vista costruttivo, l’involucro è il primo investimento di lungo periodo: cappotti termici di spessore adeguato, ponti termici risolti e finestre con vetri basso-emissivi abbassano drasticamente la domanda termica. Su questo sfondo, la scelta degli impianti diventa più razionale: quando la domanda è bassa, le pompe di calore e i sistemi ibridi possono coprire la maggior parte del fabbisogno con consumi molto inferiori rispetto a caldaie tradizionali.

L’adozione di impianti a fonte rinnovabile (fotovoltaico con accumulo, solare termico per ACS) riduce la dipendenza dalla rete e, grazie a inverter e sistemi di gestione energetica, permette di sincronizzare produzione, accumulo e consumi in modo intelligente.
La digitalizzazione è l’anima degli edifici “intelligenti”: sensori ambientali (temperatura, umidità, CO₂), sistemi di building management che aggregano i dati e algoritmi che predicono i consumi permettono di ottimizzare i flussi energetici in tempo reale. Questo si traduce in due benefici concreti: consumi reali più bassi e manutenzione predittiva degli impianti, che allunga la vita utile e riduce i costi operativi.

Le tecnologie IoT applicate all’edilizia permettono anche una fruizione migliore degli spazi: climatizzazione zonale, luci a LED con controllo automatico, gestione intelligente delle tapparelle per sfruttare guadagni solari passivi nei mesi freddi.

Sul piano economico, conviene sempre valutare l’investimento totale (capex) e i risparmi energetici nel tempo (opex). I tempi di ritorno dipendono da molteplici fattori: tipo di intervento, prezzo dell’energia, incentivi fiscali e modalità di accesso ai bonus. In Italia sono stati previsti negli anni vari strumenti di incentivo per spingere la riqualificazione energetica e sismica: attenersi alle regole aggiornate è fondamentale perché le percentuali e le condizioni possono cambiare di anno in anno.

Ad esempio, la misura che ha più impattato il settore negli ultimi anni — il cosiddetto “Superbonus” — è stata progressivamente ridotta e per il 2025 la detrazione è stata riportata a livelli inferiori rispetto al 110% iniziale; per il 2025 la percentuale indicata è del 65% in molte delle normative di aggiornamento. Arletti Partners
Esistono anche altri strumenti che coprono interventi più specifici: l’Ecobonus per lavori di efficienza energetica, il Sismabonus per la riduzione del rischio sismico, il Bonus Facciate per interventi sull’involucro esterno e il Conto Termico che sostiene l’installazione di generatori termici rinnovabili o ad alta efficienza. In particolare, alcune versioni dell’Ecobonus del 2025 hanno previsto percentuali diverse a seconda della categoria dell’immobile (prima casa vs seconda casa) e tipologia di intervento; per alcune categorie si è parlato di detrazioni dell’ordine del 50% per abitazioni principali.

Per il progettista e l’impresa l’impatto pratico è duplice: da una parte la necessità di rispettare requisiti tecnici e documentali molto stringenti per accedere agli incentivi (certificazioni energetiche, asseverazioni tecniche, pratiche edilizie e fiscali); dall’altra l’apertura a nuove figure professionali e competenze (energy manager, esperti in domotica, specialisti in materiali isolanti e sistemi integrati). La compliance amministrativa e fiscale è spesso il vero collo di bottiglia: procedure corrette, documentazione completa e attenzione a normative e circolari applicative riducono il rischio di contestazioni e blocchi dei crediti.

A livello operativo, un approccio step-by-step spesso funziona meglio: analisi energetica preliminare (audit), progetto integrato che tenga conto dell’involucro e degli impianti, scelta delle tecnologie e definizione di una roadmap di intervento che consideri priorità tecniche ed economiche. Per condomìni e interventi complessi, l’organizzazione dei lavori e la gestione delle tempistiche sono critiche, e la digitalizzazione del cantiere può offrire vantaggi — dal monitoraggio avanzamento lavori alle verifiche di qualità in tempo reale.

In conclusione, la combinazione di involucro performante, impianti a basse emissioni, fonti rinnovabili e sistemi di controllo intelligente costituisce oggi la via maestra per l’edilizia sostenibile e tecnologica. Integrare questi aspetti con un’attenta pianificazione finanziaria e l’uso corretto degli incentivi pubblici rende il progetto non solo più sostenibile, ma spesso anche economicamente conveniente nel medio-lungo periodo.

Dalla ristrutturazione al restauro, dal civile all’industriale: trasformiamo ogni progetto in realtà.

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